Noleggio Auto Aeroporto Maturin Jose Tadeo Monagas
Queste collegano questa città con altre mete importanti della Nazione, come Caracas, Porlomar e Maracaibo. Inaugurato nel 1929, questo scalo è stato di recente rimodellato e solo nel 2014 è stato dotato di un terminal per i voli internazionali.
Cosa vedere a Maturín e nei dintorni
Edificata nel 1884 in stile neo-gotico, questa Chiesa è l'edificio religioso più antico di Maturín e al suo interno conserva una bellissima grande croce dell'altare maggiore. Molto più moderna è, invece, la "Catedral Nuestra Señora del Carmen", risalente al 1981 e costruita seguendo uno stile romanico.
Visitandola, vi colpiranno le cupole rosse, le alte torri e le grandi vetrate sulle quali sono rappresentate immagini della Vergine del Carmen, degli Apostoli e del Sacro Cuore di Gesù. Non molto lontano dalla cattedrale sorge il "Museo Mateo Manaure", ospitato in un edifico decisamente contemporaneo, dedicato alle opere dell'omonimo arista moderno.
Maturín è una città con numerose aree verdi, come il "Parque Romulo Betancourt", "Los Guaritos" e il "Parco Comunale La Guaricha", dove ci si può rilassare sulle rive di una laguna artificiale e visitare uno zoo abitato da scimmie, aironi, pavoni e puma. La città, inoltre, è un punto ideale per raggiungere località limitrofe, dalla grande bellezza naturalistica, come la "Cueva del Guacharo", avvolta dalla fitta vegetazione dei monti venezuelani: trattasi di una bellissima grotta calcarea lunga 10 km e dalle fantastiche formazioni rocciose.
Risalente all'epoca del cretaceo, la grotta è habitat di numerose specie animali, tra cui una colonia di guachari, volatili dalle notevoli dimensioni che la popolano solamente all'imbrunire. La grotta è stata dichiarata patrimonio nazionale e per tutelarla al meglio è stato istituito l'omonimo parco.
Imperdibile è poi il Delta dell'Orinoco, che lo stesso Cristoforo Colombo scoprì nel 1498: si tratta di un immenso accesso verso l'Oceano Atlantico, costituito da canali, bellissime foreste di mangrovie e isolotti abitati dagli antichi warao, la cosiddetta "gente della canoa", una tribù indigena che vive ancora su palafitte costruite sul fiume.