Beirut, la magia delle Corniche
Infatti, nonostante la distruzione portata dalla Guerra Civile terminata nel 1990, negli anni Beirut è tornata a splendere riappropriandosi della nomea di principale realtà finanziaria, politica e culturale dell’intero Medio Oriente.
Una città dai mille volti dove diverse religione si incrociano convivendo in maniera pacifica. Per visitare al meglio i tanti punti di interesse turistico presenti a Beirut il consiglio è, una volta atterrati all’Aeroporto Internazionale di Beirut, potete ritirare direttamente qui l’auto a noleggio comodamente prenotata su TiNoleggio.
A bordo dell’auto ci si potrà spostare da una parte all’altra della città in totale libertà magari partendo dalle meravigliose Corniche (il lungomare di Beirut), dalle quale si possono ammirare i faraglioni di Raouchè conosciuti anche con il nome di Rocce del Piccione.
Si tratta di uno straordinario lungomare lungo otre 5 chilometri che permette di avere la sensazione di trovarsi in una qualsiasi città costiera dell’Occidente. Questa è anche la zona più lussuosa della città con la presenza di tanti edifici moderni abitati da ricchi provenienti da tutti il mondo.
Place d’Etoile simbolo della ricostruzione
Una zona significativa in tal senso assolutamente da visitare, è quella ricostruita dai bombardamenti della Guerra Civile ed ossia DownTown con annessa Place d’Etoile (centro storico).
Qui si può ammirare la Torre con l’orologio Rolex, divenuto una vera icona della città, la cattedraleortodossa di San Giorgio ed il palazzo dove ha sede l’attuale Parlamento libanese.
Innumerevoli sono le costruzioni religiose dal grande patrimonio artistico e culturale come la chiesa grecacattolica di San Elias, la chiesa maronita di San Giorgio e la moschea del Grande Omar.
A Beirut è inoltre possibile visitare un ampio numero di musei, tra cui spicca per contenuti ed architettura il Museo Sursock. Si tratta di un museo di arte contemporanea ubicato nel quartiere di Ashrafieh, nel quale sono presenti tantissime opere d’arte molto interessanti che peraltro raccontano delle trasformazioni avvenute negli ultimi decenni non solo a Beirut ma anche in tutto il Medio Oriente.