Kimberley e i suoi diamanti
Una delle principali ricchezze del Sudafrica sono i diamanti. E quando si parla di diamanti è impossibile non menzionare la città di Kimberley, divenuta famosa proprio grazie alle pietre preziose di cui è ricchissima.
Situata sulle sponde del fiume Vaal, Kimberley fu un crocevia fondamentale nel corso della Seconda Guerra Boera, combattuta fra l'Impero britannico e la Repubblica del Transvaal, per assicurarsi il dominio su quelle terre e tutte le ricchezze che esse includevano.
Tra le bellezze che questa città offre spicca senza dubbio Big Hole, conosciuto anche con i soprannomi Open Mine, Kimberley Mine o Tim Kuilmine. Si tratta di una ex miniera a cielo aperto di enormi proporzioni, la più grande che l'uomo abbia mai scavato a mano. Come detto, attualmente non viene più utilizzata per il suo precedente scopo, ma è divenuta meta di numerosi vacanzieri. Considerando la sua straordinaria bellezza, l'UNESCO sta lavorando per far diventare Big Hole Patrimonio dell'Umanità.
Parchi e musei, il turismo alla portata di tutti
Sono stati aperti numerosi musei e luoghi d'attrazione, ad esempio il McGregor Museum, conosciuto inizialmente con il nome Alexander McGregor Memorial Museum. Il museo si occupa di storia naturale e culturale, ed espone anche collezioni di botanica, archeologia, pittura rupestre, etc.
Fra i parchi dove poter fare una passeggiata immersi nella natura, merita una menzione particolare il Mokala National Park, un parco nazionale situato a una settantina di chilometri circa da Kimberley. Dal 1997, anno della sua fondazione, questo parco ha subito una profonda trasformazione e costanti miglioramenti.
Oggi è possibile soggiornarvi anche per diversi giorni, prenotando un bungalow tra le tante soluzioni proposte. All'interno ci sono anche diversi ristoranti dove gustare soprattutto i diversi piatti locali.
Infine, merita una visita il bellissimo Driekops Eiland, conosciuto anche con il nome di Driekopseiland. Si tratta di un bellissimo sito archeologico che contiene all’incirca 3.500 incisioni, effettuate su roccia glaciale in diversi periodi, tra 2.500 anni fa e 1.000 anni fa.