La tomba di Dante Alighieri a Ravenna
La città di Dante Alighieri
Il Sommo poeta visse infatti a Ravenna durante l'esilio negli ultimi anni della sua vita ma nemmeno qui, dopo la morte, riuscì a trovar pace: dal giorno successivo i funerali, le spoglie del poeta vennero continuamente spostate da un luogo all'altro e durante la Seconda guerra mondiale vennero prelevate e nascoste in un tumulo ricoperto da vegetazione (oggi indicato con una lapide) per evitare il loro bombardamento. Solo in seguito vennero riposte nella loro attuale sistemazione e la città, fiera del loro possesso, organizza ogni anno mostre, convegni e fiere in onore del poeta.
La tomba di Dante e la Zona dantesca
La tomba vera e propria che potrete visitare si trova però all'interno e consiste in un piccolo sarcofago romano sovrastato da marmi e stucchi; proprio al di sopra, vi è un bassorilievo quattrocentesco di Pietro Lombardo che raffigura Dante di fronte ad un leggio e con un fare pensieroso.
Di fronte a tutto ciò, una ghirlanda in bronzo vi bloccherà la strada: si tratta di un omaggio dei reduci della Prima guerra mondiale, donato nel 1921. Ogni anno, il 14 settembre, per l'anniversario della morte del poeta, la città di Firenze (ancora speranzosa di ricevere indietro le ossa) dona olio d'oliva toscano alla città di Ravenna per alimentare una lampada votiva del '700 appesa al soffitto del tempietto.
Sulla destra del monumento si può accedere al Quadrarco di Braccioforte attiguo al Convento, luogo dove si tennero i funerali del poeta e dove fu in origine sepolto. Tutt'intorno è oggi Zona dantesca, ove è obbligatorio rispettare il silenzio.