I pittoreschi mulini della Valle del Savena, a Bologna
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La storia della valle del Savena
In seguito, vennero costruiti dei mulini che, alimentati dall’acqua, erano utilizzati per la macinazione del grano. I mulini in origine erano 42, ma oggi non tutti si possono vedere, in quanto risultano nascosti dalle ampie vegetazioni che li circondano. I mulini sono distribuiti tra i comuni di Bologna, Pianoro, Loiano, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, e Monghidoro, che è il comune con il maggior numero di mulini, 12.
I mulini più belli della valle del Savena
Questo mulino venne edificato nel 1600 in una zona di campagna: è, infatti, uno dei mulini più antichi della Valle del Savena, che nel corso degli anni, dopo l’alimentazione con l’acqua del canale, venne alimentato a vapore e poi con l’energia elettrica.
Risalendo verso l’Appennino si trova, in territorio di Monzuno, il Mulino dell'Allocco, di cui ancora oggi si nota la struttura risalente al 1874; il mulino terminò la sua attività nel 1982 ed oggi è una casa privata. Anche il Mulino della Grillara si trova nel territorio comunale di Monzuno; questo mulino è il più antico, essendo stato costruito nel corso del 17esimo secolo.
Ubicato in una piccola borgata della valle, nel 1966 cessò la sua attività per la piena che fu causata dalle grandi piogge che colpirono pesantemente anche la città di Firenze, con effetto travolgente sulle costruzioni che si trovavano sul fiume. In questo mulino, oltre ai cereali venivano macinate anche le noci, per ottenere olio da utilizzare nelle lampade. Vicino alla Grillara si trova il Mulino di Donino, anche questo eretto nel 17esimo secolo, e che cessò la sua operatività negli anni 70.
Nella località chiamata Bibulano di Loiano si trova il Mulino di Carlino, mentre a pochi Km di distanza potrete visitare, nel comune di Monghidoro, il Mulino di Ca’ Guglielmo ed il Mulino Mazzone. Il primo si compone di un insieme di fabbricati diversi, mentre il secondo, forse il meglio conservato, oggi è sede di un interessante museo.