Vediamo da vicino di cosa si tratta e quali nuovi percorsi formativi sono disponibili.
All’interno delle aree di amministrazione e controllo delle grandi aziende, l’imperativo è naturalmente razionalizzazione dei costi e delle spese. L’attività di gestione delle flotte aziendali (il fleet management) è una di quelle che in generale è a maggior tasso di miglioramento, se ripensata e controllata attraverso un’ottica manageriale e non di mera contabilità, contando su una formazione specifica e strumenti tecnologici adatti. Per questo motivo è oggi alla ribalta la figura del Fleet Manager con un ruolo di sempre crescente responsabilità, dovuto alla complessità dei fenomeni da analizzare, pianificare e controllare, per questo bisognoso di una adeguata preparazione specifica finanziaria e normativa, tecnica sui veicoli e organizzativa sulla gestione operativa e la soddisfazione dei driver .
E’ nato così a Bologna, presso la sede della Fondazione Alma Mater, a novembre 2012 il primo corso universitario in Fleet Management, progettato sia per coloro che già svolgono la professione di fleet manager ed hanno la necessità di dare ordine, fondamento teorico e aggiornamento all’esperienza maturata sul campo, sia per i neolaureati in discipline economiche, alla ricerca di una specializzazione che li renda più attraenti per il mercato del lavoro.
Le materie principali del corso sono la gestione fiscale e amministrativa dei parchi auto, i loro costi, l’acquisizione e la sostituzione degli autoveicoli, gli strumenti tecnologici per il controllo efficiente.
Il futuro passa anche per queste nuove professioni iperspecializzate e le aziende all'avanguardia sanno che garantire al proprio personale gli strumenti per acquisire le competenze necessarie per svolgere al meglio il proprio lavoro si tramuta in modo immediato in guadagno netto.