Bomarzo: il parco dei Mostri, in provincia di Viterbo
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Storia e struttura del Parco dei Mostri
L'area destinata al parco è una foresta di ben tre ettari, quasi interamente occupata da architetture e da sculture di ogni genere, alcune sono scavate direttamente nei blocchi di peperino, altre sono realizzate in basalto, materiale presente nell'area.
Nel corso dei secoli la struttura del parco ha subìto importanti modifiche, mantenendo comunque la medesima identità. Al suo interno potrete ammirare anche fontane, obelischi ed estese aree di vegetazione: il “Sacro Bosco”, ad esempio, dentro il quale potrete passeggiare, è stato ideato dal principe di Bomarzo e ne rappresenta in pieno i suoi gusti in materia di scultura.
Le opere più significative
Di particolare fascino la scultura di Cerbero, il cane a tre teste che nella mitologia greca è uno dei guardiani dell'ingresso degli inferi, simbolo di distruzione del passato, del presente e del futuro o quella dell'Orco, tra i mostri più celebri del parco, contraddistinto da un'immensa bocca e al quale si può avere accesso dopo aver superato una piccola scalinata.
Vi stupirà anche la statua di Cerere, donna che porta sul capo un cesto di spine e che tiene in mano una cornucopia; al centro del parco potrete ammirare la Fontana di Pegaso, nella quale spicca la figura del leggendario cavallo alato, protagonista della mitologia greca.
Molto belli anche gli edifici che sono presenti in questo complesso monumentale, come la Casa Pendente, probabilmente il simbolo del Parco delle Meraviglie, che è una piccola costruzione edificata su un masso inclinato, la cui maggiore particolarità è costituita dagli interni, che hanno a loro volta una pendenza irregolare.
Significativi e di straordinaria bellezza anche il Mausoleo, che ricorda le forme delle antiche tombe etrusche, e il Tempio Funerario, architettura di grande effetto, edificata con vari stili circa venti anni dopo il completamento del Parco di Bomarzo, dove probabilmente venne sepolto il corpo della moglie del principe.