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5 cose da mangiare durante una vacanza in Sicilia

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20/07/2016 - 

 La Sicilia offre numerosi itinerari enogastronomici e non potrebbe non essere così, visto che è una delle Regioni Italiane che vanta il maggior numero di specialità culinarie. Inoltre, le bontà siciliane variano da provincia a provincia, tanto che stilare una classifica tra le pietanze più prelibate è veramente difficile.

L'ideale è avere l’opportunità di assaggiare tutte le principali specialità culinarie di ogni zona della Sicilia, per questo motivo, per vivere al meglio una vacanza sull'Isola, si consiglia di ritirare un’auto a noleggio dall'Aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino, dopo averla prenotata con TiNoleggio.

Street food

La cucina palermitana è caratterizzata da alimenti poveri, come la Mafalda, un panino ai semi di sesamo farcito con una frittella di farina di ceci, detta 'panella', e lo sfincione, una focaccia rossa condita con cipolla, acciughe, origano e pezzetti di caciocavallo ragusano.

Ma il re delle pietanze di strada è l'arancino, che ha fatto del capoluogo di regione una delle capitali internazionali dello street food. Questa specialità di origine araba, a base di riso speziato condito con carne e verdure, lo troverete facilmente in ogni zona della Sicilia e a Catania viene realizzato secondo la ricetta 'alla norma'.

Primi e secondi piatti

Durante una vacanza a Mistretta, in provincia di Messina, si prepara la pasta 'ncaciata, ovvero maccheroncini in casseruola conditi con cacio, carne tritata e uova. Non lasciatevi ingannare dalle assonanze: “ncaciata” non significa '”con il cacio”, bensì 'cucinata alla brace'. A Trapani, invece, potrete gustare la busiata, una pietanza a base di maccheroni fatti in casa attorcigliati con il buso, una pianta della macchia mediterranea.

In passato, in Sicilia c’era l’usanza di conservare la carne avanzata, che veniva tenuta in fresco per realizzare la carne murata, un secondo piatto agrigentino a base di fettine di vitello fritte, servite in qualità di sformato con strati alternati di cipolle e patate, e poi condite con pomodori, basilico e origano.

La Sicilia è famosa anche per i piatti a base di pesce: le note sarde a beccafico, che deriva da una ricetta che in passato era molto in voga tra le classi alte della società. Il beccafico era, infatti, un uccello prelibato e costoso.

Per questo motivo, il popolo siciliano adattò questa ricetta alle proprie scarse risorse economiche, sostituendo la carne dell’uccello con le sarde, pesce da sempre alla portata anche dei più poveri.

Nel capoluogo di regione, le sarde sono alla base di prelibati involtini, dalla farcitura realizzata con mollica di pane tostata, pinoli e passolina, mentre la variante catanese dispone il pesce in strati, che vengono passati nell'uovo e fritti, dopo l'aggiunta di pezzetti di caciocavallo.

Dolci

Impossibile andare in Sicilia e non gustare la famosa granita: essa è di consistenza semi-liquida nella parte orientale dell’isola, più cremosa nella parte occidentale, la cui versione tradizionale è al caffè.

I locali la gustano a colazione assieme a panna montata e brioche calda, ma se capitate nel trapanese è necessario assaggiare la variante aromatizzata al fico d'India o ai gelsi neri.

A Palermo invece, si serve la scursunera: originariamente a barba di becco, oggi viene preparata con gelsomino e cannella. Bronte è la capitale del pistacchio D.O.P. e, pertanto, è necessario assaggiare la granita al gusto di pistacchio, mentre a Siracusa si è diffusa la granita a base di mandorla grezza.

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